INTERNACIONAL - ITÀLIA
Proteste a Sant Feliu de Llobregat, in Catalogna (reuters) |
La misura decisa per evitare che soldi pubblici vengano sfruttati per organizzare il referendum del 1 ottobre, illegale per Madrid, che adesso vuole pagare direttamente i dipendenti statali: ultimatum di 48 ore per Barcellona. Continuano le proteste.
15 settembre 2017
MADRID - Il governo centrale spagnolo ha deciso di pagare direttamente gli stipendi dei servizi pubblici della Catalogna, dando alla Generalitat, il governo locale catalano, un ultimatum "finanziario" di 48 ore: Barcellona dovrà riprenderà l'invio del resoconto settimanale delle spese a causa dello stop annunciato ieri dal vicepresidente catalano Oriol Junqueras. Il duro provvidemento è stato annunciato il ministro delle finanze spagnolo Cristobal Montoro.
L'obiettivo della misura è di evitare, tra le altre cose, che somme di denaro pubblico vengano dirottate per il referendum sull'indipendenza che la Catalogna intende indire il primo ottobre. Dunque il governo di Madrid ha esautorato sul piano finanziario quello catalano prendendo il controllo dei pagamenti della regione a dipendenti e servizi pubblici e ai fornitori. La decisione diventerà effettiva se entro 48 ore.
Rabbia da parte delle autorità catalane: il presidente della Generalitat Carles Puigdemont e la sindaca di Barcellona