dimarts, 8 de gener del 2013

Omaggio alla Catalogna



Di Redazione (del 06/01/2013 @ 09:08:55, in Catalogna, linkato 170 volte)




 di Marco Bassani
(Docente di Storia del pensiero politico contemporaneo alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università Statale di Milano)
L’Europa non si ferma affatto ai Pirenei (come riteneva Luigi XIV). Proprio a sud di quei monti si sta per giocare la più importante battaglia di libertà dell’Europa contemporanea, quella per l’indipendenza della Catalogna. L’identità catalana è certamente molto antica, ma si è cementata negli ultimi decenni su di un singolo fattore, che non è linguistico, né sociale, né culturale. Ciò che rende i catalani tali è la certezza di essere gli schiavi fiscali dei propri concittadini, ossia di non poter determinare liberamente il proprio destino perché troppi castigliani vivono delle risorse prodotte in Catalogna. La lotta della Catalogna è una guerra al parassitismo, alle rendite garantite da Madrid, nella convinzione che ognuno debba vivere del proprio lavoro e con i propri mezzi.




 L’indipendenza catalana sarà il muro di Berlino dell’Europa occidentale. Un quarto di secolo or sono i nostri amici esteuropei si liberarono nello spazio di un mattino da una feroce dittatura durata quattro decenni. Fra pochi mesi l’Europa occidentale inizierà un cammino di emancipazione dal “totalitarismo dolce” del welfare State con il libero referendum catalano. Come nel 1936 la Catalogna sarà all’avanguardia della storia. E questa volta senza versare una goccia di sangue, né violare un solo diritto di proprietà.

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